Cerca
Close this search box.

La terra del ghiaccio, del fuoco e della geotermia

L'Italia conosce bene il potenziale della geotermia ma c'è un paese in Europa che la fa da padrone...

Il nostro paese conosce bene il potenziale della geotermia, lo conoscevano già gli etruschi che a Larderello, Pisa, sfruttavano già le sorgenti naturali. La prima conversione in energia elettrica avviene nello stesso luogo con Enel. L’azienda ancora oggi con le sue turbine alimenta le case degli appena 850 abitanti della zona e non solo. Pensate che gli stabilimenti di Larderello producono da soli più dell’1% della energia da provenienza geotermica mondiale, 120 MW annui, un numero incredibile.

Centrali geotermiche Larderello

Ad oggi, solo in Toscana sono presenti 35 centrali geotermiche ENEL che, con le aree geotermiche nei Colli Euganei, la dorsale ferrarese, i campi Flegrei, portano l’Italia ad una produzione totale di 915 MW annui, su una produzione mondiale di 10.400 MW.
L’Europa è dunque, spinta rispettivamente da Turchia, Italia e Islanda, il quarto produttore mondiale di energia da fonti geotermiche.
L’Islanda, chiamata anche la “Terra del Ghiacco e del Fuoco”, restituisce un bel colpo d’occhio. Infatti, solamente con 4 grandi centrali geotermiche riesce a produrre quasi 800 MW.
IL 94% del fabbisogno energetico dell’Islanda è coperto dalla geotermia, la restante da parte da altre rinnovabili, rendendo così il paese ad impatto 0.

Centrale geotermica Islanda

Photo by David Elvar Masson

La centrale di Hellisheiði è un notevole esempio della virtuosissima geotermia islandese. Pozzi della profondità di 1,5 km vengono incanalati in vapodotti fino alle imponenti turbine da 45 MW. Dopo la trasformazione in energia cinetica e corrente elettrica, il vapore viene sfruttato per produrre acqua calda e poi ricondotto in pozzi di scarico.
La produzione di acqua calda viene utilizzata tutto l’anno vista la rigidità climatica, permettendo un risparmio energetico considerevole.
La fase finale di scarico permette, invece, la mineralizzazione di nuove rocce. Gli eventuali gas contenuti nel vapore, come la CO2, vengono mantenuti nel suolo e non immessi nell’atmosfera.
Si realizza in questo modo un ciclo energetico con emissioni totalmente nulle. Tutto ciò partendo da una risorsa illimitata, a differenza dei tradizionali combustibili fossili.

Gli islandesi hanno ben pensato di rendere le 4 centrali geotermiche, Hellisheiði, Svartsengi, Reykjanes, Nesjavellir, una promettente attrazione turistica. Pacchetti “tour energie rinnovabili” permettono di visitare le centrali, le serre alimentate a calore geotermico e il pernottamento in campeggi, in stile vichingo, ad impatto zero.
Non è più trascurabile l’importante flusso turistico generato dall’area geotermale più famosa del mondo, la Blue Lagoon. Si tratta di uno spettacolo naturale con proprietà benefiche incoronato dal National Geographic come una delle Top Meraviglie del Mondo.

Lago termale Blue Lagoon Islanda

Photo by Peter Stewart

SPUNTI UTILI

  • La sostenibilità del nostro sistema alimentare passe per l’adozione su larga scala di una tecnologia che è sempre stata vista come un tabù: l’ingegneria genetica;
  • Oltre a cambiare i modelli alimentari per renderli più sostenibili dovremo, nel prossimo futuro, rivoluzionare molti altri campi come l’edilizia abitativa e l’urbanistica.
  • Avete mai pensato ad un’auto che producesse cibo? E a birra ad impatto zero?
  • L’Italia può essere un esempio virtuoso nella produzione di bioplastiche;
  • Che ci piaccia o no le nostre città diventeranno sempre più smart, qualcuna prima di altre!

Immagine di wirestock su Freepik

Condividi l'articolo:

Related Posts